GIORNATA DELLA MEMORIA

27 GENNAIO 2016 – GIORNATA DELLA MEMORIA

 Alle 21.00 al Maserati Winter Lounge  di Courmayeur Mont Blanc l’incontro “NON AVRETE IL MIO ODIO” MEMORIA E MISERICORDIA NELL’ANNO DEL GIUBILEO DI FRANCESCO”

Il relatore sarà Marcelo Barros – teologo brasiliano con la moderatrice Alessandra Ferraro (giornalista RAI)

Un appuntamento realizzato in collaborazione con Rete Radiè Resh Quarrata

 

L’opposto della Misericordia è l’onda di odio e di violenza che abbiamo visto nel mondo e nel nostro continente. La Memoria non è solo celebrazione e ricordo della storia. Memoria e Misericordia si incontrano nella necessità posta con urgenza dalla nostra attualità di essere soggetti attivi e soprattutto reattivi davanti, alle domande, alle tragedie e alle ingiustizie che il presente pone.

 

La serata

 In occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria, l’Amministrazione Comunale di Courmayeur organizza per mercoledì 27 gennaio, alle ore 21.00, presso il Maserati Winter Loundge-Jardin de L’Ange, un incontro sul tema “Non avrete il mio odio: Memoria e Misericordia nell’anno del Giubileo di Francesco”.

Relatore della serata sarà il biblista benedettino brasiliano Padre Marcelo Barros, teologo della liberazione e scrittore, che sarà accompagnato nelle sue riflessioni dalla giornalista della sede Rai- VdA, Alessandra Ferraro, a sua volta scrittrice e vaticanista.

“Il principio opposto della misericordia è l’onda di odio e di violenza che abbiamo visto nel mondo e nel nostro continente”, dice Barros nel suo ultimo saggio “Consolare gli afflitti” (uscito a gennaio 2016 per la collana «Fare misericordia» della EMI), un approccio al tema dell’anno giubilare che si pone in dialogo diretto con i contenuti storici di una data come quella del Giorno della Memoria.

“A cosa serve la Memoria? – dice l’Assessore alla Cultura e vice sindaco di Courmayeur, Massimo Sottile – A ricordare, certo, ma più profondamente, serve a pensare, a riflettere, a conoscere. Per questo, da diversi anni, in occasione di questa ricorrenza, promuoviamo iniziative che spingano a confrontarsi col tema della Memoria secondo approcci diversi, proponendola come esperienza che nasce da un percorso personale di coscienza, come viaggio soggettivo alla scoperta del significato della propria storia all’interno della Storia, come ricerca di conoscenze, strumenti e consapevolezze che consentano di leggere e interpretare il presente, per andare oltre la mera celebrazione delle singole ricorrenze. “Oltre i riti della Memoria”, appunto, per proporre una identità civica attiva ma soprattutto reattiva rispetto alle sfide, alle domande, alle inquietudini, alle tragedie e alle ingiustizie che la nostra attualità ci pone davanti”.

Ed è in questa necessità di una “consapevolezza attiva” che si trova il punto di contatto fra la volontà di sperimentare linguaggi rinnovati per parlare di Memoria (in un società quale quella di oggi “di nuovo attratta dai movimenti xenofobi, dal richiamo della “società chiusa”, dalla sensazione di essere vittima”, come scrive Elena Loewenthal. nel suo libro “Contro il giorno della memoria” -ADD Editore – 2014) e l’opportunità di portare avanti questa ricerca nell’anno del Giubileo della Misericordia, intesa come “avere a cuore la povertà in senso largo, non solo materiale, ma anche relazionale, spirituale, culturale. Non si tratta di provare solo “un’emozione”, ma è anche un comportamento attivo, che mi spinge al dovere di cambiare, per quanto mi è possibile, la situazione dell’altro”secondo la definizione che ne dà il teologo tedesco Walter Kasper.

La stessa esortazione di Papa Francesco, “Non guardate la vita dal balcone” (diventato, per altro il titolo del libro di Alessandra Ferraro dedicato a Jorge Bergoglio, pubblicato per Elledici nel 2014 e recentemente tradotto anche in spagnolo), sembra suggerire l’urgenza di non rinunciare ad ogni occasione che si presenti per approfondire le ricerche e le riflessioni in questa direzione, opportunità che la presenza di Marcelo Barros in Italia in questi giorni ha offerto e che Courmayeur ha voluto cogliere.

 

I protagonisti

 

MACELO BARROS SOUZA

70 anni, benedettino brasiliano, biblista, teologo della liberazione e scrittore entra, nel monastero benedettino di Recife a 18 anni. Dal 1967 al 1969, vive come membro di una comunità ecumenica, e nel nel 1969 è ordinato sacerdote dall’arcivescovo dei poveri, dom Helder CAMARA, di cui diviene stretto collaboratore. Dopo aver passato vari anni nel monastero di Recife e po in quello di Curitiba per poi fondare, 30 anni fa, insieme ad altri monaci, il monastero dell’Annunciazione a Goias, nel centro del Brasile. E’ stato tra i fondatori del CEBI, centro studi biblico, assessore della Commissione Pastorale della Terra (C.P.T.) e della Comunità Ecclesiali di Base (C.E.B.s); espressioni della Conferenza Nazionale dei Vescovi Brasiliani (C.N.B.B.) Nell’aprile del 2012 è stato eletto Segretario dell’associazione ecumenica dei Teologi del Terzo Mondo: Africa, America Latina e Asia. Ha scritto 52 libri, di cui 16 editi in Italia, tra cui: Ecologia e Spiritualità, Evangelo e Istituzione, Dialogo con l’amore e recentissimo, Consolare gli afflitti – Le opere di misericordia per un cristianesimo semplice (Ed. EMI collana «Fare misericordia» – gennaio 2016).

 

ALESSANDRA FERRARO

Giornalista professionista con qualifica di capo servizio, svolge la sua attività presso la sede Rai della Valle d’Aosta. È laureata in Materie letterarie presso l’Università di Torino con un master in comunicazione alla Pontificia Università Lateranense di Roma. In Rai dal 2001, ha lavorato al TG1 redazione esteri (2004-2005); presso la sede RAI di Campobasso (2004), a Bruxelles presso l’agenzia Europa (TGR – RAI) 2003. e precedendemente era stata collaboratrice de Il Giorno (1999), e dei settimanali Il Canavese (1999) e La Vallée Notizie (1997) oltre che dell’emittente televisiva Rete Canavese (1997-99). Autrice del libro Da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI, la continuità tra Vaticano e Valle d’Aosta (Le Chateau – 2005), ha collaborato alla realizzazione della pubblicazione italo-polacca Le montagne dei Papi, edito da Micheleum, maggio 2007. Nel 2014 ha pubblicato Non guardate la vita dal balcone, edito da Elledici, libro dedicato a papa Francesco.