Appuntamenti ““TOUR RE TOUR” AL MUSEO TRANSFRONTALIERO”

“Tour re Tour” al Museo Transfrontaliero del Monte Bianco a Courmayeur Mont Blanc dal 6 agosto al settembre 2015

Continua con la tappa ai piedi del Monte Bianco il tour artistico promosso dagli scultori Marina Torchio, Cesare Marguerettaz, Bobo Pernettaz e dai pittori Barbara Tutino e Gianni Bersezio

L’esposizione ospitata al Museo Transfrontaliero del Monte Bianco sarà inaugurata giovedì 6 agosto alle ore 17.00

 

“Re-tour è soprattutto il piacere di stare insieme, condividendo spazi, tempo e idee. Un tour espositivo in sedi storiche e rappresentative del territorio, ma so- prattutto un progetto artistico”. Così Marina Torchio, Bobo Pernettaz e Cesare Marguerettaz, Barbara Tutino e Gianni Bersezio rispettivamente i tre scultori e i due pittori protagonisti del progetto artistico Re-Tour, sintetizzano il senso della mostra che sarà inaugurata giovedì 6 agosto alle 17.00 presso Museo Transfrontaliero del Monte Bianco a Courmayeur.Dopo l’esordio a Pont-Saint-Martin presso la casa forte, ‘l Castel di recente restauro, gli artisti del gruppo hanno proposto il loro lavoro a Cogne, nell’estate 2014, presso Maison Gérard Dayné, quindi al Castello di Bosses e presso la Cappella di San Grato ad Aosta durante l’inverno, nuovamente a Cogne dal luglio scorso, per approdare in queste settimane ai piedi del Monte Bianco, dove sarà visitabile fino al 6 settembre (mart.-dom. h. 17:00-20:00 ingresso libero). Una vera e propria tournée, da cui deriva il nome del progetto, in cui il “ri-torno” agli ambiti territoriali condivisi dagli artisti, diventa occasione per un viaggio dal sapore quasi magico in cui coinvolgere e da condividere con i visitatori. “Quando mi soffermo davanti a un’opera di Barbara Tutino – dice Marina Torchio, parlando della collega, in un gioco di presentazione reciproca – mi trovo pian piano ad esserne assimilata, quasi a farne parte, o meglio, a vivere per un momento una realtà diversa dalla mia. Eppure la sua pittura fatta di linee decise, intense, dai forti colori, a prima vista potrebbe suggerire un arte gestuale, astratta. Invece ti ritrovi a completare da solo quelle parti appena abbozzate ma nel loro modo di esistere così definite, precise… Ti cali all’interno, nel mezzo e a quel punto, diventa una tua esperienza, un tuo vissuto che va anch’esso a fare parte del bagaglio di ricordi che ti accompagna.” “Bobo si dice “sarto di legni esausti” – commenta Cesare Marguerettaz, presentando la poetica di Pernettaz – e questo egli è nei suoi lavori. Lavori di assemblaggio fatti con umili scarti, forse con qualche stanco colore residuo, ma tutti a nuovo nobilitati in un legnoso costume di arlecchino, pronti a creare personaggi, animali, situazioni. Il disegnatore esperto ha oggi regalato il volume alla sua fantasia”. “Nell’avventura dei Re-tour – sottolinea Barbara Tutino – Cesare Marguerettaz, (famoso per i suoi tatà) che ama definirsi un musicante, è anche menestrello: creatore di boites-à surprises in legno che contengono favole e canzoni e giardini, costruttore di alberi fatati che hanno uccelli e farfalle al posto delle foglie e simboli vitali incisi, di rastrelli per il pane trasformati in panorami alpini…”. “La voce di Gianni, Bersezio quando accarezza la chitarra, si fa stentorea, carezzevole, ironica … venata di mille sfumature – commenta, quindi, Bobo Pernettaz – Così la sua arte e i suoi temi: a volte intimisti come gli scorci sotto la neve proposti a Maison Dayné o le vivaci opere tanto cariche d’ironia oppure gli scorci quasi iperrealisti di vedute bucoliche fino a quei lavori in cui emerge la sua ridanciana verve nel saper comporre spazi e campiture di colore. Grande Gianni. Uno, ventuno, centomila”. Ed è proprio Gianni Bersezio a concludere, parlando di Marina Torchio:”Le sue figure sembrano uscire da un luogo incantato dopo essere state plasmate con cura nei particolari. Poi, i gesti quotidiani dei vari personaggi si trasformano negli intriganti ovuli giganti, essenziali e misteriosi”.

 

Gli Artisti

Gianni Bersezio è nato a Saluzzo (Cn) nel 1943. Erede di una famiglia piemontese di artisti e letterati, si diploma presso il Liceo Artistico dell’Accademia Albertina di Torino e consegue poi l’abilitazione all’insegnamento del disegno. Nel 1970 diventa maestro di sci alpino e si stabilisce a Bardonecchia (val di Susa, Torino) sino al 1986 per poi trasferirsi a Courmayeur. Dal 2000 vive e lavora ad Aosta. Artista poliedrico, amante della musica e del canto, si occupa di grafica, pittura e scultura.
Barbara Tutino,è nata a Torino nel 1957, dipinge per cicli narrativi e la sua pittura è caratterizzata dall’uso di supporti “difficili” come: legno, cartone ondulato, metallo, carta catramata carta vetrata, juta etc. etc. Allieva di Riccardo Chicco e Giacomo Soffiantino a Torino, alla pittura si dedica dall’età di tredici anni. E’ stata disegnatrice archeologica e viaggiatrice solitaria soprattutto in Africa e Asia, Ha operato a Berlino tra il 1988 e il1991. Ha collaborato al restauro delle pitture murali nelle Centrali idroelettriche valdostane degli anni venti, tra il 2000 e il 2004. Ha ideato e curato mostre etnografiche ed eventi multimediali con altri artisti italiani e stranieri. E’ inoltre autrice di libri d’artista, di poesia, di narrativa, di biografie. Espone in Italia e all’estero dall’età di quindici anni e sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Vive e lavora a Valnontey nel Parco nazionale del Gran Paradiso.
Cesare Marguerettaz è nato ad Aosta nel 1954. Montanaro, musico, scrivano, teatrante, scultore. Come artigiano del legno e scultore realizza soprattutto archetipi animali in forma di giocattolo tradizionale (tàta) e celebra l’arcaicità alpina dove ancora risuona una eco sciamanica. Autodidatta convinto, svolge ogni sua attività creativa collegandola a minuziosa ricerca sul territorio e sempre nella consapevolezza del detto popolare che recita “cento mestieri una miseria”.
Bobo Pernettaz, è nato ad Aosta il 26 giugno 1952. Ha sempre “pasticciato” con le matite convertendosi, poi, ai legni. Cresciuto a Brusson ha frequentato il laboratorio dello zio falegname restandone affascinato: profumi, attrezzi, trucioli. Nel 1976 la galleria La Defense, in piazza Chanoux, ha ospitato la sua prima mostra personale. Nel 2012 espone al forte di Bard e, nell’autunno presso gli splendidi locali della biblioteca di Gressan.
Marina Torchio è nata ad Aosta il 25 marzo 1960. Terminati gli studi scientifici, si trasferisce a Firenze dove porta a termine quelli universitari. A Castellamonte, collabora con lo scultore Renzo Igne per quasi due anni, collegandosi contemporaneamente all’ambiente culturale torinese. Torna ad Aosta dove inizia a lavorare nel suo studio. Scultrice, dal 1985 espone in Italia e all’estero.