
Yoga – Monte Bianco – Montagna Sacra
A Courmayeur Mont Blanc 4 appuntamenti per ritrovare il proprio equilibrio e armonia interiore.
I seminari si svolgeranno presso “Les Maison Judith”, sulla riva del torrente Ferret e ai piedi della Catena del Monte Bianco, luogo ideale dove entrare a contatto con se stessi e con la Natura. Inizieranno alle 10 e si concluderanno alle 17.00
Il primo appuntamento sarà con Silvia Brambilla e il Mindfulness per iscriversi e informazioni ulteriori bisogna SCARICARE i moduli allegati: Mudulo d’Iscrizione e Info e Domande
Silvia Brambilla (da Mindfull Yoga Lab)
“Silvia Brambilla, MA.
Insegno Yoga dal 2001, la mia formazione si è svolta in anni di tirocinio accanto a diversi maestri italiani e non. Sono allieva del Monaco Zen Vietnamita Thích Nhất Hạnh. Mi sono laureata in Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ho completato presso l’Università di Firenze, Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche, il “Master di II livello in Meditazione e Mindfulness: Neuroscienze ed Applicazioni Cliniche nelle professioni di aiuto”, sotto la direzione del Prof. Stefano Pallanti. I miei approfondimenti filosofici hanno incluso preziosi momenti di studio con Michel Bitbol (Filosofo e Biofisico, CNRS/CREA Paris) su epistemologia e studi sulla coscienza, è stato proprio il “problema” della coscienza l’oggetto della mia tesi finale di Master. Sono abilitata all’insegnamento dei protocolli di MBSR. Personal Trainer con certificazione ISSA. Conduco workshop/ritiri di Yoga e colloqui individuali e di gruppo di pratica filosofica.”
Mindfullness (da Mindfull Yoga Lab)
“MINDFULOSOPHY
Bisogna vivere il corpo per stare nel corpo, non si può stare nel corpo a parole.
Possiamo descrivere a parole l’intensità, il senso di libertà di una corsa sotto la pioggia? Di una nuotata in acque fresche e limpide? A parole possiamo rendere l’idea di un abbraccio pieno d’amore? No.
E’ necessario vivere le diverse esperienze che la vita ci offre per comprenderle e comprendere noi stessi alla luce dei diversi momenti che attraversiamo durante la nostra esistenza. Viverle significa proprio starci, con tutto il nostro peso fisico, emozionale e mentale.
Lo Yoga ci permette di imparare a vivere il nostro corpo come campo di consapevolezza, un campo che inizialmente può sembrare piuttosto basico, quasi “bruto”, ma che pian piano, col crescere delle nostre capacità di attenzione, di ascolto, si svela per quello che è realmente: un universo di meraviglia.
Lo Yoga Mindful non è un metodo, non è uno stile, è piuttosto un approccio che può essere declinato in pratiche diverse, più o meno intense, più o meno ritmate.
Capita spesso che durante l’esecuzione di sequenze di posture si ripeta sul tappetino un’attitudine mentale abituale: focalizzarsi su cosa ci sarà dopo. Qual è la prossima asana? Che passaggio mi proporranno da qui? Faremo la sequenza A o B? Sarò in grado?
Sempre avanti, sempre nel futuro, sempre tesi al risultato finale. Con sforzo, digrignando i denti ma facendo finta che sia tutto ok. Quasi mai qui.
Qui e ora ci sei tu, ci sono io, c’è la nostra esperienza, così carica di intensità perché reale. Praticare in modo mindful è questo: non attenzione al risultato finale, ma consapevolezza intenzionale sull’intero processo, passo dopo passo. Nella pratica questo significa rallentare i passaggi tra una posizione e l’altra, cogliere le sfumature più sottili, sentire il lavoro sinergico dei muscoli del nostro corpo, anche la fatica, ciò che emerge come risultato di tutto questo. Stupore? Gioia? Stanchezza? Noia? Va tutto bene. Se non mi accorgo della transizione, se non la curo, come arriverò al risultato finale? Quale sarà il significato che darò a ciò che sto facendo?
Lo stesso accade nella vita di tutti i giorni. Spesso abbiamo un sogno, ma dimentichiamo la pazienza, la caparbietà e l’impegno necessari per portarci dalla situazione attuale a quella che vorremmo, così magari rinunciamo e perdiamo fiducia in noi stessi. Perché farci questo?
Lo yoga ci insegna a stare nella vita, nella nostra vita, non in quella di qualcun altro, o nella proiezione che abbiamo in testa. Mantenere una posizione può essere scomodo a volte, può farci provare un certo disagio. Allo stesso modo non ci sentiamo proprio a nostro agio in alcune situazioni che la vita ci porta ad affrontare, vero? Però possiamo trovare il modo per risolverle in modo brillante per noi e per gli altri se solo troviamo in noi quell’attenzione per andare più a fondo, per stare con calma dove siamo, respirando serenamente, frenando gli automatismi, regalandoci così le condizioni perché possa emergere la creatività, l’espressione di qualcosa di diverso.
L’asana come metafora della vita? Io dico di sì.
Comincia, stai, respira, intensifica se puoi, torna un po’ indietro se la tensione è al culmine, rilassa, respira con calma, osserva, ascolta, non pensare al giudizio altrui, stai con te stessa, stai con te stesso. Cosa senti? Cosa arriva? La tua esplorazione è appena cominciata. Buon viaggio.”